La domus del chirurgo

Ad appena due anni dalla sua apertura questa piccola Pompei riemersa dal buio dei secoli nel cuore della città ha superato già i 150mila ingressi.
Un successo che ne fa una delle principali attrazioni turistico culturali della città a fare il giro del mondo, l’importanza del ritrovamento archeologico del tutto eccezionale che qui è stato rinvenuto: il più ricco corredo chirurgico del mondo romano a noi noto.
E una suggestiva scenografia ove scorrono 2000 anni di storia in una cornice disegnata con i più attuali criteri della musealizzazione.
Ad aprirsi agli occhi del visitatore è un'area archeologica di 700 mq. che ha restituito gli strumenti del lavoro di un chirurgo cheoperava all'interno di un'abitazione di Ariminum del III secolo, destinata in parte all'esercizio della professione medica e farmaceutica.
Uno scavo che l'opera architettonica protegge e valorizza, offrendolo allo sguardo dei passanti.
La struttura si inserisce nello spazio urbano integrandosi nel giardino della piazza Ferrari: al suo interno un sistema di passerelle trasparenti, sospese sulle strutture antiche, ne consente un'agile lettura.
Il caso ha voluto che la Domus si trovi proprio accanto al Museo, di cui fa parte integrante completandone il percorso.

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